giovedì 1 maggio 2014

Come Quando Fuori Piove

Hello everybody,
sono tornata dopo taaanto tempo! Ci sono un paio di novità.
Prima di tutto, vista la noia e l'inutilità del restare a casa, ho iniziato un corso *yeyyy*. Mi occupa otto ore al giorno da dover passare a Bologna con altre 13 ragazze. Sto imparando lo spagnolo (per così dire)! Inoltre sono tornata a studiare contabilità *che dio ce ne scampi e liberi* poiché mi sono resa conto che non è del tutto inutile e noiosa. Ho finito le ore di inglese con test superato *oh yeah* e ora mi toccheranno tutte le ore di terminologia commerciale e comunicazione efficace *aiudo*.
Nonostante la fatica, il treno la mattina presto e il pomeriggio tardi, le compagne di corso isteriche, solo un'ora di pausa pranzo, e la pioggia di queste giornate c'è una cosa positiva.



  • 07/04/2014 L'incontro
Ci siamo, oggi inizio il corso, chissà chi incontrerò e come saranno i professori.
Mi alzo stanchissima, non più abituata, alle 6.30. Mi preparo in fretta, prendo la borsa e vado di corsa alla stazione. Arrivata a Bologna vado alla disperata ricerca della via e del civico, fortunatamente non è stato troppo difficile trovarla. Così, in anticipo e ancora mezza addormentata decido di cercare un bar. Caso non voglia che ne trovo uno proprio lì affianco. Entro. E lì lo vedo, il barista. Mi faccio dare una pastina al cioccolato, e un cappuccino. Mi siedo tranquilla finché non arrivano le 9.00, l'ora di inizio corso. 
Da quel giorno in poi, ogni mattina per due settimane vado al bar a prendere un caffè macchiato e mi metto puntualmente fuori dalla vetrata a fumarmi una sigaretta, mentre l'osservo asciugare i bicchieri.
Purtroppo, tutta la settimana del 21 le lezioni erano sospese e non ho potuto rivederlo *sigh*.



  • 28/04/2014 L'accendino
Oggi è una giornata terribile, diluvia e io non ho l'ombrello. Come al solito, arrivo al bar disastrata più che mai e prendo il caffè macchiato. Dopo il suo solito "Ciao, a dopo" *sorrido* mi preparo ad otto ore di inglese. Arrivano le 16.30 molto lentamente, e quasi distrutta accetto l'invito della prof a scendere per fumarci una sigaretta. E lì mentre parliamo, lo vedo uscire. Si ferma *sorride* e mi chiede l'accendino. Io, con un mezzo sorriso, agitata a mille ci metto tre anni a trovare quel maledetto accendino e quando finalmente glielo porgo, pronuncia la sua prima frase di senso compiuto "Ma come ti chiami?". Da qui hanno inizio le presentazioni, della durata di 5 secondi e poi se ne va.
Un giorno di pioggia davvero meraviglioso.


  • 29/04/2014 L'incontro
Piove anche oggi, ma meno di ieri. Un po' dubbiosa e imbarazzata dopo ieri decido lo stesso di prendermi il mio caffè macchiato mattutino. Niente di nuovo, il suo solito "Ciao, a dopo". Il mio cervello inizia a viaggiare e ad avere vita propria. -magari era solo curioso, vedendomi tutti i giorni, di sapere il mio nome, magari si stava annoiando e ha deciso di presentarsi magari magari magari...- e via dicendo. Insomma, impanicata a mille.
Arrivano anche oggi le 16.30 a fatica, come al solito scendo per fumare e lo vedo. Era li fuori ad aspettare. Esco, si avvicina e mi chiede l'accendino che questa volta avevo già in mano. Poi, beh, iniziamo a parlare di tutto, di dove abitiamo, la scuola il lavoro. Purtroppo i miei 15 minuti di pausa stavano finendo, così mentre faccio per suonare il campanello per risalire mi chiede timidamente "Ti va se alle 18.00 mi faccio trovare qui sotto e facciamo una passeggiata insieme" *esplodo implodo ripetutamente in mille coriandoli*
Ovviamente ho accettato.
Con l'adrenalina a mille ed il classico sorrido idiota stampato in faccia aspetto con ansia le 18.00 che grazie a dio, arrivano.
Scendo, quasi correndo, le scale. Aspettandomi di non vederlo quando invece eccolo li, che aspetta me.
*sorridosorridosorrido*
Mi accompagna alla stazione, si parla di film, di libri, di giochi, di musica e di uscite, di tutto praticamente, con anche qualcuno di quei famosi silenzi imbarazzanti. Quando, purtroppo, devo salire sul treno ci salutiamo... *rullo di tamburi* mi abbraccia MA non mi chiede il numero di cellulare *delusa*, vabeh.
Con il suo "A lunedì" *sorrido* e salgo sul treno.
In fondo è stata una giornata stupenda, nonostante le nuvole nere che minacciavano sopra di noi.

Aspetto trepidante e speranzosa lunedì *incrocia le dita*. Mentre a voi, vi lascio con questo:


Un saluto dalla ragazza più felice sulla terra.
BA-BAYYY

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